I fermenti lattici sono un modo semplice ed efficace per migliorare la salute dell’intestino. Si tratta di microrganismi viventi, contenuti in alcuni alimenti naturalmente come lo yogurt, il kefir e il kimchi, i formaggi a base di yogurt e le creme acide, ma che è possibile acquisire anche sotto forma di integratori. Possono avere un effetto positivo nella gestione di problemi digestivi più comuni come stitichezza, problemi allo stomaco e flatulenza ma non solo.
Gli integratori attraverso cui è possibile assumere i fermenti lattici sono possono contenere ceppi diversi di batteri e quindi possono essere più o meno indicati per la risoluzione di determinate sintomatologie che un individuo può avere. In ogni caso i benefici che i fermenti lattici sono in grado di apportare all’organismo sono molteplici.
Secondo alcuni studi infatti, l’azione dei fermenti lattici sull’intestino può essere benefica anche in caso di patologie, come:
I fermenti lattici sembrano giovare alla salute diminuendo i livelli di colesterolo nel sangue e migliorando la sintomatologia delle allergie alimentari.
Ma come fare a sapere quali fermenti lattici scegliere in base alle proprie esigenze?
Nella maggior parte dei casi è una buona soluzione quella di assumere prodotti che contengono probiotici in grande quantità e di diversi ceppi, specie e genere.
Nella nostra selezione della TOP 11 dei migliori integratori di fermenti lattici abbiamo raccolto diverse tipologie di integratori, riassumendo caratteristiche, ceppi di batteri contenuti in ciascuno di questi, sintomi per cui sono consigliati, dosi e durata di assunzione, così da avere una panoramica dei migliori integratori sul mercato che meglio possono soddisfare le diverse esigenze specifiche.
Conoscendo infatti, la panoramica delle informazioni rispetto ai singoli integratori oltre che in base alle specifiche situazioni di salute, comprendere quando è possibile assumere i fermenti lattici e quando sono sconsigliati, oltre che per quale durata diventa molto più semplice.
I fermenti lattici, nella maggioranza delle ipotesi, si possono prendere sempre perché sono considerati sicuri per la maggior parte delle persone essendo un tipo di integratore alimentare che contiene batteri buoni per il nostro intestino e possono essere presi regolarmente per ottenere diversi effetti benefici e come parte di uno stile di vita sano che include quindi una sana e varia alimentazione, attività fisica costante ed evitare le cattive abitudini come ad esempio il consumo di alcol.
Tuttavia, ci sono alcune situazioni in cui i fermenti lattici potrebbero non essere raccomandati. Ad esempio, se si ha un sistema immunitario compromesso o si sta assumendo farmaci immunosoppressori, è importante consultare il proprio medico prima di prendere qualsiasi tipo di integratore alimentare, compresi i fermenti lattici.
In questo articolo vediamo nel dettaglio quando possono essere presi e cosa è consigliabile o sconsigliato relativamente all’assunzione dei fermenti lattici.
I fermenti lattici vengono consigliati perché contengono ceppi di batteri benefici che aiutano a mantenere l’equilibrio tra i batteri “buoni” e “cattivi” nell’intestino. Questi batteri benefici presenti nei fermenti lattici aiutano quindi a mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale, che è un elemento essenziale per una buona digestione e per la salute generale di tutto l’organismo.
Ci sono inoltre diverse situazioni specifiche che sono in grado di causare uno squilibrio e per cui è consigliabile ricorrere all’assunzione dei fermenti lattici e tra queste troviamo:
In questi casi può verificarsi un eccesso di batteri dannosi o una diminuzione dei batteri benefici e questo può causare problemi digestivi come gonfiore, gas, diarrea o costipazione.
Prendere i fermenti lattici aiuta quindi a ripristinare l’equilibrio naturale dei batteri nell’intestino e può aiutare a alleviare questi sintomi. Inoltre, i fermenti lattici sono stati associati a una serie di altri benefici per la salute.
I motivi principali per cui gli integratori di fermenti lattici vengono assunti possono quindi essere riassunti nei seguenti punti:
I fermenti lattici sono disponibili in diverse forme, come capsule, compresse, polveri o liquidi. Solitamente vengono assunti per via orale, preferibilmente a stomaco vuoto o almeno mezz’ora prima dei pasti, per favorire l’assorbimento, almeno per un mese.
Solitamente gli effetti benefici dei fermenti lattici si fanno notare già dopo qualche giorno di assunzione. Nei casi di diarrea il loro uso riduce la durata e la frequenza delle scariche di diarrea acuta in poco meno di 2 giorni.
Tuttavia è sempre consigliabile non interrompere l’assunzione troppo velocemente appena si ottengono i primi benefici, ma portare avanti il trattamento seguendo le specifiche indicazioni dell’integratore che si sceglie di assumere.
Esistono alcuni casi in cui l’assunzione dei fermenti lattici non è consigliata e tra questi troviamo:
I fermenti lattici attivi vanno assunti in generale lontano dai pasti per fare assimilare meglio allo stomaco questi batteri. Il momento migliore per assumerli è inoltre la mattina a stomaco vuoto, prima di fare colazione.
Prendere i fermenti lattici a stomaco pieno non causa problemi di salute. Tuttavia, è possibile che il cibo presente nello stomaco possa rallentare la velocità con cui i fermenti lattici raggiungono l’intestino e quindi ridurre la loro efficacia.
A stomaco vuoto, l’assorbimento del probiotico e l’azione a livello intestinale dei fermenti lattici sarà infatti più efficace.
Per questo motivo, è sempre consigliabile assumere i fermenti lattici a stomaco vuoto, e quindi come definito dalla Food and Drug Administration statunitense, “un’ora prima di mangiare, o due ore dopo aver mangiato”.
almeno 30 minuti prima dei pasti principali, così da potenziare la loro azione benefica nell’intestino.
Solitamente i momenti migliori per assumere i probiotici sono la mattina, a stomaco vuoto prima di fare colazione e la sera, prima di andare a dormire.
Prendere i fermenti lattici lontano dai pasti può essere utile perché la loro azione sarà migliore rispetto a un’assunzione a stomaco pieno. Prendere i fermenti lattici lontano dai pasti, consente infatti ai batteri di raggiungere l’intestino senza essere danneggiati dall’acidità dei succhi gastrici presenti nello stomaco e dagli enzimi digestivi.
Tuttavia, non tutti i fermenti lattici vanno presi lontano dai pasti e la scelta dipende dal tipo di prodotto e dalle indicazioni del produttore o del medico.
Solitamente gli effetti benefici dei fermenti lattici si fanno notare già dopo qualche giorno di assunzione. Nei casi di diarrea il loro uso riduce la durata e la frequenza delle scariche di diarrea acuta in poco meno di 2 giorni.
Tuttavia è sempre consigliabile non interrompere l’assunzione troppo velocemente appena si ottengono i primi benefici, ma portare avanti il trattamento seguendo le specifiche indicazioni dell’integratore che si sceglie di assumere.
La durata di assunzione media indicata nella maggior parte degli integratori di fermenti lattici più comuni varia tra i 15 e i 30 giorni.
I fermenti lattici sono generalmente considerati sicuri per l’uso a lungo termine, ma la durata dell’uso dipende dalla ragione per cui si utilizzano e dal tipo di ceppo di fermenti lattici.
Se si utilizzano fermenti lattici per la prevenzione o il trattamento di problemi digestivi occasionali, come il gonfiore o la diarrea o per infiammazioni intestinali di solito l’assunzione di fermenti è consigliata per alcuni giorni o settimane consecutive, a seconda della gravità dei sintomi.
Ma ci sono anche casi in cui potrebbe essere possibile prenderli per diversi mesi.
Per essere certi di scegliere la durata corretta in base alla situazione specifica è sempre meglio consultare il proprio medico prima di iniziare a prendere qualsiasi integratore, compresi i fermenti lattici, in particolare se si hanno condizioni di salute preesistenti o si stanno già assumendo farmaci.
La dose consigliata varia in base al prodotto e alla condizione da trattare, ma solitamente si consiglia di prenderli quotidianamente per circa un mese.
Sì, in generale, i fermenti lattici possono essere assunti per un periodo di tre mesi. Tuttavia, la durata dell’assunzione dei fermenti lattici può variare a seconda delle necessità individuali e delle raccomandazioni del medico o del professionista sanitario.
Affinché i probiotici siano efficaci devono poter aderire alla mucosa intestinale e riprodursi attraverso la formazione di colonie. Per questo motivo un’assunzione breve dei fermenti lattici non può essere sufficiente per risolvere le problematiche presenti nell’intestino.
Affinché gli integratori svolgano la loro azione è necessario che l’assunzione dei probiotici sia di un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno, al fine di ottenere un’azione rapida e sempre a stomaco vuoto, in maniera da facilitare l’azione benefica dei batteri che sarebbe altrimenti ostacolata in caso di stomaco pieno dai succhi gastrici prodotti durante la digestione.
Solitamente gli effetti benefici dei fermenti lattici si fanno notare già dopo qualche giorno di assunzione. Nei casi di diarrea il loro uso riduce la durata e la frequenza delle scariche di diarrea acuta in poco meno di 2 giorni.
Tuttavia è sempre consigliabile non interrompere l’assunzione troppo velocemente appena si ottengono i primi benefici, ma portare avanti il trattamento seguendo le specifiche indicazioni dell’integratore che si sceglie di assumere.
La durata di assunzione media indicata nella maggior parte degli integratori di fermenti lattici più comuni varia tra i 15 e i 30 giorni.
I benefici dei fermenti lattici possono essere riassunti in:
I tempi in cui si vedono i benefici dei fermenti lattici possono variare da persona a persona e dipendono dalla quantità e dalla qualità dei fermenti lattici assunti, dalla salute intestinale del singolo individuo e dalle condizioni di salute preesistenti. Solitamente comunque i benefici dati dai probiotici iniziano a manifestarsi dopo almeno tre o quattro settimane di trattamento.
Le controindicazioni nell’assunzione dei fermenti lattici vivi possono essere specifiche in base alla tipologia di fermenti specifici, per cui è sempre bene leggere il foglietto illustrativo dello specifico integratore che si è scelto di assumere.
Tuttavia in linea generale, nella maggior parte dei casi possono essere riassumibili nei seguenti punti:
Durante l’assunzione dei fermenti lattici è consigliabile evitare l’assunzione di cibi troppo acidi o piccanti che potrebbero compromettere la sopravvivenza dei fermenti lattici, ma è anche da evitare l’assunzione di cibo acidificante (cibi proteici in generale e cibi dolci).
Non esistono controindicazioni per i fermenti lattici, essendo questi microrganismi che sono già naturalmente presenti nella nostra flora batterica.
I fermenti lattici sono microrganismi vivi che possono provocare solo diversi effetti positivi, tranne che nei casi specifici in cui ne è sconsigliata l’assunzione, tra cui:
In generale, i fermenti lattici non dovrebbero causare danni al fegato se assunti nelle dosi consigliate.
Inoltre, i fermenti lattici contenendo enzimi in grado di aiutare nella digestione delle proteine, sono capaci di ridurre il carico sull’apparato digerente e alcuni di questi enzimi, contribuiscono anche a prevenire l’accumulo di grassi nel fegato.
Detto ciò, è comunque sempre importante consultare un medico prima di assumere fermenti lattici o qualsiasi altro integratore.
I fermenti lattici possono in generale essere presi sempre, ma è sempre consigliabile affidarsi al parere del medico per evitare eventuali controindicazioni in casi particolari.
I fermenti lattici sono batteri benefici che vivono naturalmente nell’intestino umano e possono essere utilizzati come integratori alimentari per migliorare la salute dell’intestino. Tuttavia, l’assunzione di troppe quantità di fermenti lattici può causare effetti collaterali indesiderati come la diarrea, che può essere accompagnata da crampi addominali, gonfiore e gas.