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Conto cointestato: cos'è, a cosa serve e come funziona

Conto cointestato: cos'è, a cosa serve e come funziona
Indice dell'articolo

Il conto corrente bancario è uno strumento molto diffuso per la gestione del denaro e per lo svolgimento di operazioni bancarie e generalmente viene intestato a un singolo individuo. Tuttavia, è possibile optare per un conto corrente cointestato, che permette a due o più persone di essere titolari e di utilizzarlo insieme.

Al pari del conto corrente intestato ad un singolo, anche il conto cointestato consente di effettuare operazioni come depositi e prelievi, accreditare stipendi o pensioni, effettuare bonifici, pagare le bollette e utilizzare carte di debito o di credito collegate al conto stesso.

All’interno di questa guida completa andremo a vedere tutte le informazioni relative al conto corrente cointestato: come si apre, a cosa serve, quali sono i migliori conti gratuiti e tanto altro ancora.

Per correttezza segnaliamo anche la guida completa al Miglior Conto Corrente: Classifica Maggio 2023“.

 

Cos’è il conto corrente cointestato?

Un conto corrente è sostanzialmente un accordo tra una persona e una banca e quando si parla di cointestazione, si fa riferimento al fatto che due o più persone possono aprire un conto insieme.

È importante sapere che un conto deve essere aperto come cointestato fin dall’inizio, infatti non è possibile trasformare un conto personale in un conto cointestato, ma è necessario eventualmente aprirne uno nuovo.

Cos'è il conto corrente cointestato

Le regole per i conti correnti sono stabilite dal Codice civile, nel dettaglio è l’articolo 1854 del Codice civile che riguarda specificamente la cointestazione e stabilisce quanto segue:

“Se il conto è intestato a più persone, che hanno la facoltà di effettuare operazioni separatamente, gli intestatari sono considerati debitori o creditori solidali per il saldo del conto.”

 

A cosa serve il conto corrente cointestato?

Un conto corrente cointestato è un’opzione molto pratica per coloro che desiderano gestire le finanze in modo congiunto.

Questo tipo di conto consente a due o più persone di essere titolari dello stesso conto bancario, fornendo ad entrambi l’accesso ai fondi e la possibilità di effettuare transazioni. È sicuramente una soluzione molto utile nelle situazioni in cui le spese sono condivise, come ad esempio tra familiari, infatti con un conto cointestato, tutti i titolari possono contribuire ai depositi e condividere le spese comuni, come l’affitto, le bollette e le spese domestiche.

A cosa serve il conto corrente cointestato

Inoltre, offre una maggiore trasparenza e controllo, poiché le transazioni sono visibili a tutti i titolari del conto. Tuttavia, è importante sottolineare che un conto cointestato comporta anche responsabilità condivise, nel senso che, ad esempio, tutti i titolari sono legalmente responsabili per eventuali debiti o scoperti sul conto.

 

Cosa comporta avere il conto cointestato?

Un conto corrente cointestato significa che più persone sono coinvolte e condividono gli stessi diritti sul denaro depositato. Ognuno dei cointestatari possiede una quota uguale degli importi presenti sul conto. Ad esempio, se ci sono due titolari, entrambi avranno il 50% dei soldi depositati.

Cosa comporta avere il conto cointestato

Un conto corrente cointestato consente di effettuare tutte le operazioni comuni di un conto tradizionale ed uno dei vantaggi principali della cointestazione consiste nella possibilità di pagare tutte le spese associate al conto una sola volta. Le tasse, le imposte, il canone e altre spese vengono coperti da un unico contratto aperto e questo semplifica la gestione finanziaria evitando la duplicazione di costi per ogni singolo cointestatario.

 

Come funziona il conto cointestato in caso di morte?

Come avviene la successione se si registra il decesso di uno degli intestatari del conto cointestato?

Come funziona il conto cointestato in caso di morte

In caso di firma congiunta su un conto corrente cointestato, se uno dei cointestatari decede, gli altri non possono più operare sul conto e la banca blocca il conto fino a quando non viene completata la procedura di successione. Questo significa che i risparmi depositati sul conto rimangono congelati e i titolari in vita non possono effettuare alcuna operazione finché la banca non identifica gli eredi e stabilisce le loro quote. Durante la successione ereditaria, la banca sblocca le somme sul conto corrente e liquida agli eredi la loro quota. Solo a quel punto i contitolari possono recuperare la loro parte di risparmi.

Se la firma è disgiunta, la banca può congelare solo la somma relativa al defunto e consentire agli altri titolari in vita di disporre della propria quota come desiderano.

 

Chi può prelevare da un conto corrente cointestato?

In un conto corrente cointestato con firma disgiunta, ciascun intestatario del conto ha il potere di prelevare fondi dal conto esclusivamente fino ai limiti stabiliti dall’istituto di credito. Attenzione però perché ciascun correntista è responsabile di rispettare la propria quota, che di solito è suddivisa in parti uguali, a meno che non sia stata concordata una specifica diversa tra i correntisti.

Chi può prelevare da un conto corrente cointestato

Di conseguenza, nella pratica, il correntista non può svuotare completamente il conto corrente cointestato, poiché è tenuto a restituire tutto ciò che supera la sua quota. Questo significa che, nonostante il potere di prelievo, il correntista deve considerare attentamente la suddivisione equa dei fondi e assicurarsi di non superare la sua parte.

 

Quanto costa cointestare un conto corrente?

Cointestare un conto corrente di solito non comporta costi aggiuntivi specifici. La maggior parte delle banche non addebita commissioni o spese extra per la cointestazione di un conto corrente ma vengono applicati i normali costi associati al conto corrente stesso. Ovviamente però è bene verificare, di volta in volta, le condizioni di ciascun istituto bancario.

 

Come si divide l’eredità dei soldi sul conto corrente cointestato?

Dopo la morte di una persona, il processo della successione del conto corrente cointestato, ossia condiviso da più persone, può variare a seconda che la firma sia congiunta o disgiunta.

Come si divide l'eredità dei soldi sul conto corrente cointestato

Con la firma congiunta, tutte le operazioni richiedono l’autorizzazione di ogni titolare ed titolare in vita non può fare movimenti fino a quando la banca non identifica gli eredi e stabilisce le loro quote.

Con la firma disgiunta, teoricamente, il titolare superstite può effettuare operazioni fino alla sua parte di denaro Gli eredi possono ricevere le loro quote e mantenere il conto corrente, ma ogni operazione richiede l’autorizzazione di tutti gli altri eredi.

 

Conto cointestato gratuito: quale fare?

Aprire un conto corrente cointestato è davvero semplicissimo, tuttavia è bene scegliere con cura a quale istituto ci si intende rivolgere per affidare i propri fondi.

In particolare, è bene dire che molti istituti offrono la possibilità di aprire gratuitamente conti correnti cointestati, tra i migliori ci sono SelfyConto di Banca Mediolanum, Conto Corrente Arancio di ING, Conto Sella di Banca Sella, Conto Fineco e Conto Corrente BBVA.

 

Conto cointestato pro e contro

L’apertura di un conto corrente cointestato offre diversi vantaggi pratici. Condividere un unico conto corrente riduce le spese, rendendo la gestione delle finanze familiari o aziendali più efficiente in quanto ogni cointestatario ha la libertà di effettuare operazioni in modo indipendente, senza bisogno di autorizzazioni dagli altri.

Conto cointestato pro e contro

E se si desidera un maggiore controllo sulle operazioni effettuate da tutti gli intestatari, l’opzione di firma congiunta offre proprio questa possibilità.

Nel complesso, un conto corrente cointestato semplifica la gestione finanziaria condivisa, offrendo praticità, autonomia e controllo.

Non mancano però anche i contro. È fondamentale ricordare che la banca non è responsabile se uno dei cointestatari preleva denaro senza informare gli altri e questo può causare conflitti familiari. Inoltre, se uno dei cointestatari accumula debiti, i creditori possono pignorare il 50% del conto, indipendentemente dalla firma utilizzata. In caso di morte di uno dei cointestatari, c’è il rischio che l’altro prelevi più del dovuto.

 

Conto cointestato online: conviene?

I servizi bancari che operano esclusivamente (o in aggiunta) online sono ormai davvero moltissimi e col tempo l’iniziale scetticismo ha lasciato spazio ai numerosi vantaggi che può comportare l’avere la possibilità di gestire tutto tramite app o sito web comodamente da casa, ivi inclusa l’apertura stessa del conto.

Questo ovviamente vale anche per il conto corrente cointestato.

Un conto online permette di scegliere tra tutte le offerte disponibili, senza essere legati ad esempio al vincolo della presenza o meno nella propria zona di una filiale della banca a cui ci si vuole rivolgere.

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Domande Frequenti

Valerio Pezzano

Valerio Pezzano, nato a Roma nel 1992, è un esperto di marketing online che ha iniziato la sua carriera nel 2009. Specializzato in performance marketing ed e-commerce, e attualmente è uno dei co-fondatori di Comprissimo.