All’interno di quello che è il settore della micromobilità urbana, i monoruota elettrici sono parte degli strumenti più acquistati dagli utenti in giro per il mondo per il “movimento facile”. I monoruota, detti anche monowheel, monocicli elettrici o, per l’appunto, monoruota, sono mezzi di trasporto al pari dei monopattini, i quali possiedono di certo un mercato minore ma comunque piuttosto interessante.
Si tratta di dispositivi di movimento automatico, la cui crescita è stata anche favorita dal bonus mobilità erogato nei mesi scorsi.
Alla ricerca del miglior monoruota per le tue esigenze?
Resta con noi e scopri i migliori 7 monoruota elettrici del 2023!
All’interno di quello che è il settore della micromobilità urbana, i monoruota elettrici sono parte degli strumenti più acquistati dagli utenti in giro per il mondo per il “movimento facile”. I monoruota, detti anche monowheel, monocicli elettrici o, per l’appunto, monoruota, sono mezzi di trasporto al pari dei monopattini, i quali possiedono di certo un mercato minore ma comunque piuttosto interessante.
Si tratta di dispositivi di movimento automatico, la cui crescita è stata anche favorita dal bonus mobilità erogato nei mesi scorsi.
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Il primissimo monoruota elettrico che vediamo all’interno della nostra classifica è il monoruota Inmotion V8. Parliamo di uno dei brand più famosi per quanto riguarda i monoruota, di cui vedremo anche altri modelli nel corso di questa guida. L’Inmotion V8 è un monoruota elettrico tecnologico e prestante, che punta molto sul design e sulla portabilità.
Da questo punto di vista, infatti, il monoruota è dotato di un comodo manico estraibile e retrattile, il quale può appunto essere tirato fuori per trasformare l’apparecchio in un trolley, facile da muovere quando spento.
Come detto, però, Inmotion V8 è un monoruota di prestazioni, che garantisce ai propri utenti un motore da 800W. Questo gli permette di essere piuttosto veloce rispetto alla concorrenza, raggiungendo anche i 30 Km/h. In totale, dunque, parliamo di un monoruota in grado di raggiungere i 50 Km di autonomia, i quali sono dunque perfetti per raggiungere tutte le principali località di tipo urbano.
Inmotion V8 è anche dotato di luci anteriori e posteriori, oltre che di tutto un nuovo pattern di illuminazione sul corpo della macchina.
Il secondo monoruota elettrico che analizziamo in questa lista è, con ogni probabilità, uno dei più costosi attualmente in circolazione. Il costo così elevato, tuttavia, promette uno strumento davvero molto interessante, adatto però principalmente ad un pubblico di soli adulti. Kingsong KS-16X è un monoruota con supporto da 16 pollici, pesante appena 24 kg ed alimentato a batteria interna.
Come anticipato, parliamo di uno strumento super costoso, che collima però con il livello di potenza promesso dalla motrice. Parliamo infatti di un motore da 2200W, in grado di raggiungere una velocità di circa 45 Km/h senza troppi sforzi. Il punto forte, tuttavia, è sicuramente dato dall’autonomia della batteria: fino a 140 Km in totale.
Ci troviamo di fronte ad un dispositivo perfetto, dunque, per chi gira molto in città preferendo i mezzi sostenibili, ma soprattutto rimanendo in contesti urbani piuttosto ampi.
Come dicevamo all’inizio di questa guida, Inmotion è uno di quei brand che produce tantissimi monoruota, ed il modello V10 è sicuramente uno di quelli più interessanti. La dicitura parla abbastanza chiaro, il motore cerca di simulare i classici V10, proponendo una potenza di circa 2000W per un’autonomia complessiva con capacità probabile fino a 75 Km.
La batteria agli ioni di litio alimenta infatti il comparto energetico in maniera piuttosto tradizionale, focalizzandosi su 960Wh di energia erogabile e ben 8 ore come tempo di ricarica necessario al full-fill completo.
Questo, unitamente alle già citate prestazioni del motore, permettono di raggiungere i 40 km/h di velocità.
Dotato poi di fanale posteriore per la segnalazione e di un faro a led per l’illuminazione frontale, questo monoruota elettrico è sicuramente una buona scelta anche per la circolazione notturna, anche se ne consigliamo l’utilizzo su piste ciclabili a norma e collaudate.
Per chi cerca qualcosa di alternativo, invece, i Ninebot Segway Drift possono sicuramente rappresentare una scelta sensata. Non parliamo infatti di un tradizionale monoruota elettrico, ma di un paio di pattini monoruota per singolo piede, costituendo – di fatto – un vero e proprio paio di pattini elettrici e motorizzati.
Il punto forte di questo paio di monoruota è dunque costituito dal loro peso nominale: solo 7Kg in totale, andando perciò a fornire all’utente un utilizzo immediato e semplificato. Letteralmente un ibrido tra skateboard e monoruota, equipaggiato con un discreto set di luci led e di una certificazione IP54 che li rende anche resistenti all’acqua.
La loro velocità non è probabilmente il massimo: circa 12 Km/h per un’autonomia possibile fino a 45 km: questo rende il prodotto adatto ad un uso da singola passeggiata, magari su una pista ciclabile sul lungomare o per brevi tragitti all’interno del contesto urbano.
Scendendo verso un gradino più basso per il livello del prodotto troviamo poi il Monowheel Airwheel, un monoruota noto nel settore per essere considerato ottimo come soluzione entry-level. Questo monoruota è infatti costruito con un occhio ai neofiti, rendendosi quindi adatto anche a bambini ed adolescenti che stanno approcciando per la prima volta questo tipo di macchina.
Nonostante venga etichettato tradizionalmente come “monoruota”, questo in realtà monta un supporto doppio, con due ruote singole da 12 pollici. Nonostante questo tecnicismo, tuttavia, il mezzo rientra appieno nella categoria dei monoruota, funzionando regolarmente come uno di essi.
La presenza della doppia ruota offre ovviamente dei vantaggi indiscussi, come una stabilità accentuata ed una migliore precisione dei movimenti.
Tale supporto è mosso da un sistema bipede alimentato da un motore da 800W, con una velocità massima raggiungibile di circa 18 Km/h. Forse non si tratta di una delle velocità migliori in questo settore, ma considerato il pubblico target siamo sicuramente in un range più che accettabile.
Questo lo rende ottimo anche per i bambini.
Nuovamente, torna Inmotion all’interno della nostra classifica, questa volta con il modello V5F. In questo caso, al contrario di altri monoruota più tecnici e/o particolari, non c’è moltissimo da dire. Si tratta infatti del modello più economico presente sul mercato, in grado di erogare fino a 550W di potenza in relazione all’utilizzo del modulo motore.
Affidabile e versatile, questo monoruota è costruito con materiali solidi e particolarmente resistenti, i quali si rendono efficaci sia su zone urbane trafficate che su piani stradali più “rustici”.
Il modulo motore permette quindi di raggiungere i 25 km/h in velocità, costituendo quindi un apparecchio in linea con gli altri monoruota visti in questa guida generale.
L’autonomia, in base a quanto dichiarato dai produttori, si attesta attorno ai 35 km. Tale livello di autonomia rende questa macchina perfetta per un utilizzo quotidiano, magari per tragitti casa-lavoro o simili.
Infine, l’ultimo monoruota elettrico che vediamo con la nostra guida ai migliori 7 è il Beeper. Si tratta di un monoruota elettrico economico (al di sotto dei 500€), che viene proposto principalmente a chi desidera testare una di queste macchine senza spendere troppo. Il Beeper è infatti un monoruota per un utilizzo quotidiano e da fine settimana, ottimo per farsi un giro in città o sulla pista ciclabile del lungomare.
Questo monociclo elettrico monta una singola ruota da 14 pollici, con un supporto energetico costituito da una batteria da 60V.
Facile da usare ed intuitivo, il monoruota di Beeper è perfetto per l’adozione anche su strade più complesse, anche se la sua gestione generale va attenzionata.
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Chi non bazzica in maniera frequente il settore della mobilità urbana, potrebbe ritrovarsi spaesato leggendo di “monoruota elettrici“. Al di là della loro semplicità, infatti, ci sono piccoli sotto-argomenti che a molti potrebbero sfuggire, e che potrebbero sicuramente determinare la divisione tra una scelta piuttosto che un’altra.
In questa seconda parte del nostro processo di analisi e guida, perciò, vedremo una pratica guida all’uso ed al funzionamento di questi mezzi di trasporto: vedremo, nello specifico, la definizione tecnica, il funzionamento specifico ed i vantaggi che questo macchinario comporta, oltre ad una breve – ma funzionale – guida alla selezione finale.
Pronti a sciogliere ogni dubbio?
Partiamo dalla definizione di base: che cos’è un monociclo elettrico, e come funziona?
Un monociclo elettrico, noto anche come monoruota o monowheel, è un mezzo di trasporto caratterizzato per essere composto da una singola ruota motrice, agganciata su un supporto a motore dotato di copriruota, poggiapiedi laterali, un motore (la forza motrice principale), una batteria ed una scheda elettronica di base, che gestisce tutte le operazioni elettroniche.
Il funzionamento di un monoruota è a dir poco interessante, fondando le modalità di avvio sui principi di giroscopio e accelerometro. Tutto è mosso dall’equilibrio del conducente: appena questi sarà salito sul monoruota, infatti, anch’esso acquisterà il suo equilibrio, come per osmosi.
A questo punto, una volta messi in equilibrio a bordo del monoruota, sarà sufficiente inclinare leggermente il proprio peso in avanti per effettuare un’accelerazione di spinta, in modo da muoversi – appunto – in avanti. Per frenare, dunque, sarà necessario solo riproporre lo stesso movimento al contrario. Lo stesso discorso può essere proposto anche per girare a destra o a sinistra: il monoruota si muove in base allo spostamento del peso del conducente, ed ai suoi movimenti diretti a bordo della macchina.
Tutto questo, però, com’è possibile?
Quando i poggiapiedi ricevono l’input da parte dell’utente (il movimento diretto in sé e per sé) questi invieranno un impulso alla scheda elettronica principale. Questa tradurrà l’input in un segnale elettrico, che dirà al motore come dovrà comportarsi e quanta potenza erogare per muovere la ruota. Lo scopo del motore sarà quello di riallinearsi con i pedali e l’asse principale, che sono stati alterati dal movimento dell’utente.
Nella sostanza, quindi, il funzionamento di un monoruota potrebbe essere tranquillamente paragonato a quello di un hoverboard, con la sostanziale differenza rappresentata da struttura e numero di ruote.
Una macchina di questo genere nasce principalmente con uno scopo ben preciso: favorire gli spostamenti urbani delle persone con un prodotto leggero, comodo e facile da utilizzare (dopo la dovuta pratica diretta).
Il vantaggio fondamentale di un monopattino ad una ruota elettrico è dunque composto proprio dalla portabilità della macchina: trattandosi di un modulo ad una ruota – spesso dotato di manico retrattile per il trasporto – può facilmente essere portato a mano nelle zone dove non è possibile adoperarlo, per poi mettersi a bordo quando necessario per accorciare la durata di alcuni spostamenti specifici.
Una portabilità che supera notevolmente quella di bici, monopattini e simili, in quanto pesante – nella maggior parte dei casi – nemmeno 10 kg.
Oltre a questi aspetti più pratici, ce ne sono anche alcuni teorici molto interessanti.
Innanzitutto, muoversi con un monoruota in città è una scelta green ed ecosostenibile,che fa bene all’ambiente e riduce notevolmente le emissioni di Co2 nell’atmosfera. Allo stesso tempo, essendo appunto un mezzo elettrico, permette di risparmiare parecchio in carburante, cosa da non sottovalutare al giorno d’oggi.
Ora che conosciamo bene il funzionamento dei monoruota ed il principio attraverso i quali questi funzionano, è il momento di passare concretamente all’azione.
Quando un utente approccia questo genere di prodotti, infatti, non deve mai acquistare in maniera casuale ed incontrollata. Per compiere una scelta sensata e con cognizione di causa, infatti, è possibile analizzare ben 8 fattori fondamentali, i quali possono fornire informazioni importanti durante il controllo e la scelta.
Vediamo insieme come scegliere il monoruota elettrico ideale.
Visto e considerato che la portabilità è il principale punto di forza dei monowheel, bisogna ovviamente valutarne le dimensioni e la struttura, comparandole al genere di viaggi e spostamenti che si intende portare avanti con lo stesso dispositivo.
Le dimensioni sono spesso variabili, anche se il diametro non supera quasi mai i 50 cm, come lo spessore che rimane spesso e volentieri sotto ai 20 cm. Rimanendo su questo range di dimensioni, si può parlare di praticità e bilanciamento, oltre ad un ottimo rapporto con il peso. Questo dato, ad esempio, non è mai molto differente tra un modello e l’altro, oscillando tra un minimo di 9 kg ed un massimo di 15 kg.
La struttura definisce poi, sostanzialmente, la posizione e la gestione dei poggiapiedi, così come l’eventuale presenza di un manico per il trasporto a mano.
Un altro punto fondamentale di un monoruota riguarda, ovviamente, il motore elettrico alla base del movimento, ed al suo rapporto tra potenza e prestazioni. Come abbiamo potuto vedere con l’analisi della nostra top 7, infatti, i valori di potenza possono spesso essere diversi tra i vari modelli, andando quindi a complicare la scelta offrendo una vasta gamma di possibilità.
In commercio le possibilità sono tante, partendo da una potenza nominale di 500W fino a raggiungere, almeno su carta, anche i 2200W di potenza. Questi influiscono sulla velocità massima raggiungibile dalla macchina, anche se bisogna prestare attenzione alle norme ed alle leggi in arrivo sulla regolamentazione di questo genere di traffico.
In generale, comunque, potremmo sicuramente confermare che, maggiore potenza, equivale di solito anche ad una maggiore velocità potenziale, e ad una maggiore autonomia in km.
In un dispositivo che monta una singola ruota, sarebbe impossibile non valutare le caratteristiche e l’importanza della ruota stessa.
In commercio sono infatti disponibile decine di assetti differenti, che puntano su differenze inerenti alle dimensioni della ruota, al suo spessore e così via. Ovviamente, chi è ancora alle prime armi con questo genere di mezzi potrebbe preferire un modulo con uno spessore maggiore, oppure un modello di monowheel con sistema a doppia ruota.
Durante la fase che precede l’acquisto, può essere importante anche analizzare i dati relativi al peso supportato ed alla sicurezza del monoruota.
Nel primo caso, parliamo di un dato importantissimo, in quanto definisce il limite massimo di peso che può essere supportato dalla macchina senza alcun cedimento. La maggior parte dei dispositivi supporta fino a 120 kg complessivi, scendendo a 100 kg per i prodotti meno costosi o meno prestanti.
Le limitazioni imposte attraverso questi dati devono essere rispettate con una certa attenzione.
In base al destinatario finale del monoruota, in caso in cui si tratti di un regalo o di un consiglio, bisogna ovviamente considerare anche la velocità massima raggiungibile dal monowheel. Come abbiamo potuto già vedere, più o meno, la velocità massima non raggiunge mai vette davvero altissime, anche per via della necessità di accodarsi alle leggi promulgate in merito nei vari paesi.
In generale, i monoruota presenti ad oggi sul mercato hanno un range di velocità che oscilla tra i 15 km/h ed i 45 km/h, ovviamente solo nei casi dei modelli più potenti.
Trattandosi di prodotti per il traffico in città a livello urbano, anche l’illuminazione svolge un ruolo importante. I sistemi di illuminazione permettono di rendersi visibili in città, e sono composti generalmente da fari anteriori, posteriori e luci laterali.
I primi due sono una dotazione classica di queste macchine, mentre le luci laterali sono sempre differenti e presenti in maniera più o meno aggressiva, sempre in base al modello.
I monoruota sono, per definizione, dei dispositivi elettrici. Proprio per questo motivo, autonomia e ricarica sono altri due fattori da tenere in considerazione, soprattutto se si prevede di utilizzare molto questo mezzo di trasporto.
L’autonomia, in questo caso, non viene indicata in ore di energia consumate dalla macchina, ma in km, un po’ come accade con le macchine e le automobili tradizionali. Generalmente, l’autonomia dei monoruota parte da un minimo di 20 km, potendo anche arrivare a 40/45 km per i modelli più prestanti e costosi.
Contemporaneamente, valutare anche i tempi di ricarica permette di avere un’idea precisa di quanto tempo sarà necessario prima di ottenere una carica completa. In quest’ultimo caso le possibilità sono tantissime, visto che esistono monowheel con ricarica da 120 minuti o da 8 ore.
Infine, l’ultimissimo dettaglio da analizzare prima di una scelta finale è quello relativo al prezzo.
I costi sono decisamente variabili e dipendono da tutti i fattori che abbiamo visto fino ad ora. In commercio è possibile trovare prodotti economici (attorno ai 500€), come anche prodotti di fascia più alta, che sfiorano il tetto dei 1000€ e possono anche arrivare oltre i 2000€.