Tra gli investimenti più importanti in assoluto all’interno di una cucina personale, sono tantissimi gli elettrodomestici che rivestono ruoli importanti per la vita quotidiana. D’altronde, se non si spende per la gestione della propria casa, per cosa si dovrebbe spendere? Il frigorifero è sicuramente uno degli elettrodomestici più importanti, una di quelle sicurezze fondamentali che permettono alle persone di conservare i propri alimenti e mantenerli in fresco.
Come vediamo spesso all’interno delle nostre guide, la manutenzione è uno dei processi più importanti per qualsiasi elettrodomestico, ma non riguarda solo ed esclusivamente quelle operazioni che servono al momento di un guasto. La manutenzione riguarda anche la conservazione del prodotto, al fine di prolungarne la durata.
Proprio rientrando in quest’ottica, dunque, quanto dura un frigorifero?
La durata di un frigorifero è infatti direttamente proporzionale al modo in cui si mantiene e viene utilizzato: la giusta conservazione e la giusta attenzione nel mantenimento del prodotto sono infatti essenziali nel prolungamento della durata del prodotto, che dipende a sua volta da come viene utilizzato e da quanto viene impiegato.
Nonostante i guasti siano dati – nella maggior parte dei casi – da fattori esterni non dipendenti dall’utente, ci sono alcuni piccoli accorgimenti che è possibile prendere per permettere una durata maggiore della vita utile del prodotto, offrendo così la possibilità di cambiare meno di frequente il frigorifero e utilizzarlo fino al massimo del proprio potenziale.
Nella guida di oggi vedremo proprio questi aspetti: scopriremo come fare durare di più un frigorifero, analizzando i momenti cardine in cui sarebbe necessario cambiarlo.
L’acquisto di un nuovo frigorifero è un passo importante per tanti utenti in giro per il mondo. Si tratta di un momento cruciale nell’arredo di una nuova casa, o di una modifica importante all’interno di quello che è il proprio spazio. A prescindere dai motivi, comunque, conoscere la durata media della vita di un frigorifero può essere utile al momento dell’acquisto, e fornire informazioni importanti all’utente in questione.
Un frigorifero (a prescindere da marca e modello) può infatti durare in media tra i 10 ed i 20 anni.
Si tratta di una stima particolarmente larga, che potrebbe appunto variare a seconda dei modelli, delle marche e delle varie funzionalità che il prodotto offre. Ad influenzare la durata, tuttavia, è soprattutto il modo con cui viene tenuto ed utilizzato.
Come abbiamo già avuto modo di accennare nell’introduzione di questa guida, infatti, la durata media di un frigorifero dipende anche dall’utente, seppur in parte. L’utilizzo che se ne fa nel quotidiano, il livello di manutenzione periodica, la pulizia e le condizioni dell’ambiente che lo circondano sono solo alcuni dei fattori che possono influenzare la durata di un frigorifero.
Esploriamo meglio queste situazioni, cercando di capire i fattori che influenzano la vita media di un elettrodomestico del genere.
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La durata di un frigorifero è dunque un dettaglio particolarmente volatile, influenzato da una serie di fattori esterni che possono comprometterne la vita utile nel corso del tempo. Conoscere questi fattori permette all’utente di curarsene, in maniera tale da prolungare la durata di un frigorifero quando questa si manifesta come un fattore a rischio.
Come abbiamo già detto, perciò, i fattori che influenzano la durata sono sia legati all’utente ed al suo modo di trattare il prodotto che al prodotto stesso, per via delle precise differenze che intercorrono tra marche, modelli, brand e settori.
Tra i fattori che influenzano la durata di un frigorifero troviamo quindi:
A questi tre fattori principali si sommano poi dunque la qualità del brand selezionato, dell’energia elettrica fornita, la sua classificazione energetica ed altro ancora.
Per ridurre il rischio di acquistare un prodotto debole, con una durata ridotta nel suo parco completo di utilizzo, diventa dunque essenziale andare ad affidarsi a marche e modelli stabili, potenti ed efficienti, realizzati proprio per durare.
Per questo motivo, durante la vostra personale selezione del prodotto che dovreste portarsi a casa, non dimenticate di tener conto dei brand, ossia dell’unica vera “etichetta” che vi fornisce un vantaggio concreto sulla determinazione della durata del frigorifero che state per acquistare.
Per fare un esempio: alcuni dei brand conosciuti per offrire prodotti durevoli, resistenti ed efficienti sono i migliori frigoriferi di classe A appartenenti ad LG, Samsung, Severin o Candy, i quali sono appunti marchi fidelizzati e con un certo impatto all’interno delle scelte degli utenti. A questi si sommano nomi come anche Hisense e Beko, anche se questi due hanno tendenzialmente durate minori nel tempo rispetto ai nomi che abbiamo già citato.
I primi, tra l’altro, sono anche quelli che godono di un’assistenza clienti migliore, la quale può rivelarsi davvero provvidenziale nel momento di un guasto o di un problema tecnico, permettendo dunque di risolvere il problema prima ancora che esso si espanda.
Ora che abbiamo visto una primissima panoramica sulle cose importanti da sapere riguardo a quanto dura un frigorifero, è giunto il momento di cominciare a scendere più nel dettaglio, andando ad analizzare (passo dopo passo) quelli che sono i segnali di malfunzionamento più comuni in assoluto per un frigorifero, e come intervenire per risolverli.
Conoscere i segnali di malfunzionamento, ed avvistarli prima ancora che essi peggiorino, può infatti decretare la riuscita nel salvataggio del prodotto, che non arriverà al guasto completo ma riuscirà a durare ancora a lungo nel tempo.
I frigoriferi, seppur appartenenti a brand diversi ed a nomi differenti, possono infatti soffrire delle medesime problematiche, le quali possono essere individuate e diagnosticate per tempo, tempo che sarà poi utile per risolvere lo stesso intoppo che si è presentato in maniera così improvvisa.
Cerchiamo quindi di esaminare e comprendere i problemi comuni dei frigoriferi, e come diagnosticarli per intervenire in tempo.
Ogni frigorifero è un prodotto a sé, realizzato con un determinato scopo o con un preciso obiettivo. Nonostante marche e modelli siano spesso diametralmente opposti, i problemi che possono presentarsi sono spesso comuni, simili, cosa che agevola gli utenti nella comprensione dei danni e negli eventuali interventi.
Tra i problemi comuni che possono colpire un frigorifero troviamo quindi:
In determinate situazioni, l’intervento personale non è affatto sufficiente. Proprio per questo motivo, potrebbe essere fondamentale chiamare un tecnico, richiedere quindi l’intervento di un professionista per risolvere tutte le problematiche connesse alla manutenzione professionale.
Di conseguenza, quindi: quando chiamare un tecnico?
Rivolgersi ad un tecnico dovrebbe essere un po’ “l’ultima spiaggia”.
Riferirsi a questa precisa tipologia di professionista significa infatti richiedere un aiuto specifico, per risolvere un problema che non si è in grado di gestire in completa autonomia. Quando diventa complesso determinare la natura del problema, così come anche quando il danno riguarda componenti tecnici particolari, sarebbe dunque saggio contattare un tecnico esperto, per una manutenzione professionale.
Ovviamente, dietro a questa necessità si sviluppa anche un costo importante da sostenere, che in certi casi potrebbe non valere la candela. Proprio per questo, parlate con il tecnico di quelle che sono le spese, e fatevi consigliare direttamente dal professionista in merito all’effettivo senso di questa modifica importante.
In alcuni casi, potrebbe essere addirittura più intelligente sostituire l’intero apparato.
Per evitare questa problematica diretta, dunque, per tutti gli utenti diventa importante sapere come allungare la vita del frigorifero. Come abbiamo già accennato all’inizio del nostro contenuto, infatti, la vita utile di un frigorifero tende a dipendere anche dal modo in cui si utilizza, da come viene tenuto direttamente dall’utente, e tale comportamento può sicuramente essere corretto in caso di sbandamenti.
Sicuramente, uno dei primissimi consigli che ci sentiamo di dare per allungare la vita del frigorifero è quello di eseguire una pulizia frequente e costante. La pulizia regolare dell’interno (e dell’esterno) del frigorifero gli permette infatti di continuare a refrigerare in maniera sensata, senza essere dunque traviato da depositi di sporco o accumuli di ghiaccio. Allo stesso tempo, le guarnizioni della porta principale dovrebbero essere sempre tenute sotto controllo, in quanto sono l’unico elemento in grado di evitare perdite di aria.
Altro piccolo accorgimento riguarda il controllo delle temperature. La temperatura consigliata per il giusto mantenimento del frigorifero è generalmente individuata tra 1° C e 4° C. Per il freezer sarà necessaria un’altra impostazione, la quale dovrebbe essere attorno ai -18° C.
Parlando di utilizzo concreto: anche la disposizione degli alimenti all’interno del frigo può influenzarne la durata. Cercate quindi di organizzare gli alimenti all’interno del frigorifero secondo un senso logico, in modo che l’aria possa circolare liberamente.
Infine, come ultimi consigli, ricordiamo di sbrinare il frigorifero con una certa periodicità, così come anche di cercare di posizionare l’elettrodomestico in modo che le bocchette di ventilazione non siano ostruite.
Arriviamo così ad uno dei dubbi più grandi che si manifestano quando si ha a che fare con la manutenzione di un frigorifero.
Molto spesso capita infatti che, una volta presentato un guasto, l’utente si trovi ad un bivio decisionale importante: riparare o sostituire il frigorifero?
Questo dubbio si manifesta soprattutto in precise situazioni, date dall’età del frigorifero, dal tipo di danno che si dovrebbe aggiustare, dalle condizioni economiche e da tutta un’altra serie di fattori che possono anche coinvolgere la sfera personale privata dell’utente. Nelle prossime righe vedremo dunque entrambe le situazioni, cercando di analizzare con criterio sia il momento in cui sarebbe necessaria la sostituzione che, invece, quando sarebbe giusto l’opposto.
Prova ora la nostra scelta per te, con questo modello di frigorifero:
Ci sono alcune specifiche situazioni in cui sarebbe meglio cambiare completamente il proprio dispositivo, in favore di un frigorifero nuovo.
Quando avviene tale opportunità?
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Allo stesso tempo, tuttavia, ci sono situazioni in cui sarebbe saggio fare il contrario, e procedere con la riparazione piuttosto che con la sostituzione.
Quando non conviene sostituire un frigorifero rotto?
Hai deciso di cambiare il tuo frigorifero?
Il momento della sostituzione è un momento molto particolare all’interno di quella che è la gestione della propria cucina e della propria abitazione, momento che conduce ad una serie di specifici vantaggi che possono aumentare il tasso di soddisfazione.
Quali sono quindi i vantaggi principali del cambiare un frigorifero?
Lo smaltimento di un prodotto come il vecchio frigorifero è dunque la fase finale del processo di sostituzione. Sapere come smaltire un prodotto del genere diventa dunque importantissimo, soprattutto per completare correttamente il processo di riciclo.
In certi casi, è il rivenditore stesso ad offrire speciali programmi di smaltimento, i quali possono essere utili per velocizzare le pratiche. Tante volte, tuttavia, potrebbe essere necessario rivolgersi al proprio comune di appartenenza, che potrebbe offrire programmi di smaltimento gratuito – o a pagamento – per i grandi elettrodomestici, come appunto i frigoriferi.
Allo stesso tempo è possibile rivolgersi a specifici centri di riciclaggio: alcuni centri accettano frigoriferi per il corretto smaltimento del materiale, offrendo spesso anche servizi specializzati che offrono smaltimento e riciclaggio dei grandi elettrodomestici.
Questi possono ritirare direttamente il frigorifero a casa dell’utente, fornendo un trattamento sicuro e conforme alle normative ambientali previste in merito.