Guidare su strada rappresenta, ad oggi, una necessità per molti.
Ci si sposta giornalmente per andare a lavoro, a scuola, in farmacia o al supermercato, e per soddisfare – più in generale – tutte quelle che sono le esigenze che richiedono uno spostamento fisico importante, agevolato appunto dalle automobili. Nel corso del tempo, sono dunque state sviluppate decine di tecnologie di sicurezza, volte sia a proteggere la sicurezza diretta degli utenti che a tutelarli in caso di incidente o problematiche di vario genere.
La dash cam auto è uno di questi strumenti: stiamo parlando della tanto chiacchierata telecamera da cruscotto, la quale registra tutto ciò che avviene davanti al parabrezza sia quando si è in corso di movimento che quando l’auto è semplicemente parcheggiata. Si tratta di uno strumento particolarmente utile, soprattutto se si considera l’utilità – come prova – delle registrazioni che vengono effettuate.
Al di là di tutti i tecnicismi e dell’effettiva validità degli elementi prodotti da una dash cam, moltissimi utenti in Italia si chiedono se effettivamente la dash cam auto sia legale nel nostro paese.
Si tratta di un dubbio più che sensato, più che altro perché – almeno per ora – non esistono normative specifiche che regolano l’utilizzo di queste camere all’interno delle proprie autovetture.
Tenendo conto di ciò, quindi, come bisogna comportarsi? Cosa sapere di utile sulle dash cam che non sia già noto alla collettività?
Nell’articolo di oggi cerchiamo di scoprire tutto il necessario sulle dash cam auto legale, cercando di partire proprio dal dubbio principale che attanaglia gli utenti: si può utilizzare in Italia?
Scopriamolo!
Prima di spostarci sul concetto tecnico che regola l’argomento, bisogna prima dare delle definizioni specifiche, che possono essere utili al fine di comprendere correttamente la materia di cui si discute.
Che cos’è una dash cam?
Una dash cam è una telecamera di registrazione, piccola e compatta, che viene spesso fissata al vetro parabrezza di un’automobile, dalla parte interna ovviamente. La sua definizione, tradotta, significa “telecamera da cruscotto“, e viene inserita nel contesto in maniera tale da non ostacolare particolarmente la visione di chi sta guidando in quel momento.
La dash cam, dunque, registra tutto quello che avviene durante uno spostamento in auto, permettendo anche di inserire delle impostazioni che permettano di registrare un video anche quando la macchina è semplicemente ferma in un parcheggio. Si tratta di uno strumento utile proprio perché permette di visionare sempre un filmato originale di ciò che succede, cosa che può essere utile – ad esempio – in caso di sinistro.
Sostanzialmente, si tratta di strumenti che simulano la funzione diretta delle telecamere di sorveglianza, con l’importante differenza che sono pensate per un utilizzo mobile su un veicolo.
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Spesso e volentieri, capita che gli utenti facciano un po’ di confusione quando si parla di questo genere di argomenti, confondendo spesso le definizioni di dash cam con quelle della scatola nera. Seppur gli obiettivi possano essere simili, infatti, si tratta di due strumenti ben differenti, diversi in senso, modalità ed utilità.
Se, infatti, una dash cam auto legale permette semplicemente di registrare un video dei fatti, che permette di testimoniare correttamente quello che è l’accaduto che si sta indagando, le scatole nere raccolgono tutto un altro genere di informazioni, concentrandosi specialmente su dati come velocità del veicolo, posizione, accelerazione e simili.
Le scatole nere non catturano alcun genere di immagine, al contrario delle migliori dash cam.
Al di là di queste differenze tecniche, tuttavia, ne esiste una ancora più grande che distacca le due opzioni notevolmente. La scatola nera, infatti, comunica le informazioni che raccoglie a soggetti terzi, come assicurazioni, società private e così via, mentre le immagini catturate con una dash cam rimangono solo ed esclusivamente in proprietà di chi installa il dispositivo nella propria auto.
Spostandoci dunque verso il grande dubbio dell’utente medio: installare una dash cam sulla propria auto, in Italia, è legale?
Volendo rispondere in maniera concreta: sì, la dash cam auto legale è una realtà concreta in Italia, anche se quando si parla di questo genere di strumenti bisogna prestare particolare attenzione al suo ruolo tecnico su strada ed a quello che coinvolge la privacy delle persone. Al di là di questi fattori, che comunque esploreremo a breve, non esistono dei divieti specifici o delle leggi che non permettono di installare una dash cam, cosa che la rende, di fatto, legale.
Partendo dunque dalla normativa stradale: secondo l’articolo 141 del codice della strada, ogni conducente deve avere il pieno controllo del proprio autoveicolo durante tutte le fasi della guida, specialmente nel corso delle manovre più complesse e particolari. Secondo tale norma, dunque, la dash cam va inserita in uno spazio che non occluda la visuale del conducente, pena un possibile verbale da 41,00€ fino a 169,00€.
Da un punto di vista prettamente legale, perciò, basta attenzionare questo elemento per concludere l’installazione di una dash cam senza alcun rischio particolare di incorrere in problemi con le autorità.
Come abbiamo anticipato, tuttavia, quando si parla di dash cam bisogna propriamente parlare anche di privacy e rispetto della persona altrui. Quando si installa una dash cam e si intende utilizzare i video registrati – ad esempio pubblicandoli sui social – bisogna fare molta attenzione affinché la privacy di altre persone non venga concretamente lesa. Bisognerà dunque oscurare targhe ed elementi distintivi che possono ricondurre all’identità di altre persone, magari nemmeno coinvolte direttamente nei fatti che il video che sta attestando.
Le norme vigenti in merito, dunque, stabiliscono che i video che contengono elementi riconoscitivi di altre persone devono essere conservati ad uso proprio del proprietario della camera, senza dunque diffondere le immagini o condividerle a terzi.
Nonostante ciò, le immagini catturate con una dash cam possono essere utilizzate come prova di un sinistro, costituendo elemento probatorio, ma solo nel momento in cui le stesse non vengono contestate dalla controparte.
In questo caso, quindi, installare una dash cam può essere un’idea sicuramente intelligente ed utile in diverse circostanze, sicuramente salvavita per gli incidenti più particolari.
La normativa europea non fa altro che ripetere quanto abbiamo già visto nel paragrafo precedente.
Secondo le normative più recenti, infatti, il proprietario del veicolo che monta la dash cam è anche il responsabile della conservazione e dell’eventuale diffusione delle immagini che vengono catturate attraverso questo strumento. Nella sostanza, dunque, qualora l’utente dovesse condividere le immagini catturate con la propria dash cam, risponderebbe ad una violazione della privacy vera e propria nel momento in cui – le stesse immagini – contenessero elementi distinguibili che potrebbero ricondurre all’identità di altre persone.
Si lederebbe la privacy altrui, costituendo reato.
Sempre secondo la normativa europea, dunque, la diffusione è consentita solo nel momento in cui si oscurano tali elementi attraverso la post-produzione, oppure se si ottiene il consenso diretto della persona di cui si notano i dettagli nel video. Meglio ancora, ovviamente, se tali elementi non compaiono affatto nelle registrazioni.
Quello che molti si domandano, quando si parla di dash cam in auto e sistemi simili, è quale sia davvero il valore legale dei filmati e delle immagini prodotte da questo genere di strumenti. Come abbiamo visto, infatti, i prodotti di una dash cam rischiano di costituire lesione della privacy nel momento in cui contengono tratti distintivi riconoscibili di altre persone, anche se la situazione è facilmente risolvibile.
Qual è dunque il valore legale di dash cam e telecamere in auto, in caso di incidente?
Si possono utilizzare come prove? Come si valutano?
Persino le migliori dash cam per auto devono rispondere a determinate caratteristiche per poter essere utilizzate come prove, ma cerchiamo di capire meglio come funziona.
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Rispondendo in maniera secca e precisa: le dash cam hanno il valore di prova assimilabile a quello di fotografie o filmati ottenuti con una tradizionale videocamera. Di conseguenza, le immagini che sono ottenute attraverso l’impiego di una dash cam possono essere utilizzate in un contesto legale, all’interno di un’azione lecita contro qualcuno, ma solo nel momento in cui queste non vengono contestate dalla controparte chiamata in causa.
Nel momento in cui, quindi, i video non vengono contestati, possono assumere il valore di prova concreta ai fini della conclusione del procedimento, venendo etichettati come prova documentale.
Al contrario, invece, nel momento in cui la controparte dovesse contestare le immagini portate dall’utente, in quel caso l’avversario dovrà dimostrare l’inattendibilità di quelle immagini. Se tale controrisposta sarà ritenuta valida, le immagini non avranno alcun tipo di valore in un processo civile.
Qual è il rapporto che intercorre tra dashcam e assicurazione? E tra dash cam e tribunale?
Al momento in cui realizziamo questa guida, installare una dash cam non ha alcun genere di valore per le assicurazioni RCA. Non vengono infatti considerate per delle agevolazioni, né tantomeno esistono dei vantaggi assicurativi posti dall’installazione di questi strumenti efficaci. Questo, tuttavia, non esclude che le immagini di ripresa (in caso di sinistro) possano essere utili al fine di determinare eventuali colpe di terzi nell’incidente, anche se bisogna sempre rispettare le dinamiche che abbiamo visto precedentemente.
Discorso simile anche nel caso dell’esame delle immagini da parte di un Tribunale: anche in questo caso, le immagini non dovranno ledere la privacy altrui, né tantomeno dovranno essere contestate dalla controparte chiamata.
Ora che conosciamo bene tutti i dettagli legali legati alla figura della dash cam auto legale, è giunto il momento di analizzare più concretamente il prodotto. Quali sono le caratteristiche fondamentali di questo strumento, e quali i dettagli da considerare per poterla correttamente adottare all’interno della propria autovettura?
Sarebbe difficile identificare delle caratteristiche simili per tutti i prodotti, in quanto tutte le dash cam sono diverse e concepite a modo loro. Tuttavia, sono presenti alcuni dettagli che vanno esaminati per tutti i modelli, in maniera tale da sincerarsi della possibile compatibilità con il proprio veicolo. Il primo dettaglio di questi è, ad esempio, l’alimentazione.
La dash cam va infatti collegata ad una presa di alimentazione, spesso interna al cruscotto che si colleghi alla batteria, in maniera tale da rimanere attiva anche quando l’auto è spenta.
Allo stesso tempo, sarebbe sensato scegliere una cam con una qualità dell’immagine almeno buona, almeno sui 1080p (FullHD), con obiettivo quadrangolare ed un campo visivo che non scenda al di sotto dei 120°. Questi dettagli permettono di riprendere correttamente tutti gli elementi di strada, fornendo un ottimo rendering finale.
Se queste sono le specifiche standard, è spesso possibile trovare delle funzioni aggiuntive, come ad esempio la registrazione automatica in caso di emergenza o la registrazione all’interno dell’abitacolo.
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Concludiamo la nostra analisi delle dash cam auto con una panoramica veloce su quelli che sono i vantaggi ed i limiti delle telecamere da cruscotto. Come ogni prodotto che si rispetti, infatti, anche questo genere di prodotti presenta delle lacune oltre che dei vantaggi specifici, i quali devono essere tenuti in considerazione al fine di compiere una scelta saggia e sensata, che si conformi a quelle che sono le necessità dell’utente finale.
Partiamo dai vantaggi:
Allo stesso tempo, le dashcam per auto possono anche presentare degli svantaggi particolari:
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